Enfortumab vedotin attivo nel carcinoma della vescica muscolo-invasivo non-idoneo al Cisplatino


Il trattamento neoadiuvante con Enfortumab vedotin ( Padcev ) ha dimostrato un'attività promettente tra i pazienti non-idonei al Cisplatino con cancro della vescica muscolo-invasivo.
Più di un terzo dei pazienti ha ottenuto una risposta patologica completa e la metà ha raggiunto un downstaging patologico.

Fino a un quarto dei pazienti con cancro uroteliale presenta una malattia muscolo-invasiva e questi pazienti sono a rischio considerevole di progressione della malattia o metastasi.
La chemioterapia neoadiuvante seguita da cistectomia radicale e dissezione dei linfonodi pelvici ha esteso la sopravvivenza globale ( OS ) tra i pazienti eleggibili per il Cisplatino.
Tuttavia, il trattamento standard per i pazienti non-idonei al Cisplatino sottoposti a intervento chirurgico non-comprende la chemioterapia neoadiuvante.

Di conseguenza, vi è una elevata esigenza insoddisfatta di terapie efficaci e di sicurezza che possono essere somministrate a questa popolazione di pazienti in ambito neoadiuvante.

Enfortumab vedotin è un coniugato anticorpo-farmaco diretto contro la nectina-4, una proteina altamente espressa nei tumori uroteliali.
Gli studi di fase 2 e di fase 3 hanno dimostrato che l'agente avvantaggia i pazienti con tumori uroteliali localmente avanzati o metastatici, compresi quelli non-idonei al Cisplatino.

Padcev è approvato negli Stati Uniti per il trattamento degli adulti con carcinoma alla vescica e tumori del tratto urinario che si sono diffusi o non possono essere rimossi chirurgicamente.
Le indicazioni si applicano ai pazienti che hanno ricevuto un inibitore di PD-1 o PD-L1 e chemioterapia contenente Platino o a quelli non-idonei al Cisplatino ma che avevano ricevuto almeno un'altra terapia in precedenza.

Sono stati presentati i risultati di una analisi della coorte H dello studio di fase 1B/2 EV-103. La coorte includeva pazienti con carcinoma della vescica muscolo-invasivo cT2-T4aN0M0 non-idonei al Cisplatino, ma idonei alla cistectomia radicale e alla dissezione del linfonodo pelvico.
Tutti i pazienti avevano un performance status ECOG da 0 a 2.

I pazienti hanno ricevuto tre cicli di Enfortumab vedotin neoadiuvante alla dose di 1.25 mg/kg nei giorni 1 e 8 di ciascun ciclo di 3 settimane.

Il tasso di risposta patologica completa valutato mediante revisione centrale è servito come endpoint primario. Gli endpoint secondari chiave includevano: il tasso di downstaging patologico e la sicurezza.

L'analisi preliminare ha riguardato 22 pazienti con tumori cT2 ( 68.2% ), cT3 ( 27.3% ) o cT4 ( 4.5% ).
Circa due terzi ( 68.2% ) avevano un cancro uroteliale predominante e un terzo ( 31.8% ) aveva un'istologia mista.

Diciannove ( 86.3% ) pazienti hanno completato tutti e tre i cicli di Enfortumab vedotin.
Ventuno ( 95.4% ) sono stati sottoposti a cistectomia radicale e dissezione dei linfonodi pelvici e uno è stato sottoposto a cistectomia parziale.

E' stato riportato un tasso di risposta completa patologica del 36.4%. Il 50% dei pazienti ha raggiunto un downstaging patologico, con una revisione centrale della patologia in sospeso per 1 paziente.

La somministrazione di Enfortumab vedotin non ha ritardato alcun intervento chirurgico e gli eventi avversi sono apparsi in linea con il profilo di sicurezza del farmaco.
Gli eventi avversi correlati al trattamento più comuni hanno incluso: affaticamento ( 45.5% ), alopecia ( 36.4% ) e disgeusia ( 36.4% ).
Meno di un paziente su cinque ( 18.2% ) ha manifestato eventi avversi correlati al trattamento di grado 3 o superiore.
Tre pazienti hanno manifestato eventi avversi di grado 5 durante lo studio, nessuno correlato a Enfortumab vedotin. Due di questi eventi si sono verificati più di 30 giorni dopo la cistectomia radicale e la dissezione dei linfonodi pelvici.

Questi risultati sono a sostegno della ricerca di fase 2 e di fase 3 che sta valutando Enfortumab vedotin nel cancro della vescica muscolo-invasivo. ( Xagena2022 )

Fonte: ASCO Genitourinary Cancers Symposium, 2022

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